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LUCIO III

(1181 - 1185)

 

Deciso a recuperare presto il controllo di Roma, il papa tentò di fomentare l'alta nobiltà cittadina, storicamente alleata della Chiesa, ma non riusci a liberare la città e durante il suo pontificato riuscirà a risiedere nella Città Eterna solo durante l'inverno tra il 1181 e il 1182.
Intanto i romani, decisi a sottomettere la vicina Tuscolo al loro comune, ne assediarono il castello. Temendo un ulteriore rafforzamento dei ribelli, Lucio III chiamò dalla Tuscia Cristiano di Magonza, fedele dell'imperatore e diplomatico tedesco, per tentare la liberazione di Tuscolo.
Un esercito di 40.000 romani, feroci e determinati, rifiutò ogni proposta di Cristiano, ogni sua azione diplomatica, devastò le campagne circostanti, accecò un gruppo di preti. Il 29 maggio del 1183, con 1.300 tedeschi accampati fuori da Monte Porzio, Cristiano schiacciò i romani aprendosi la strada per Roma.
Impaurito, Lucio III si asserraglia a Segni, poi ad Anagni, infine fugge a Verona per incontrarsi con l'imperatore, quel Federico I Barbarossa reduce dalla Pace di Costanza che ormai conosceva da molto tempo e dal quale era profondamente stimato. L'entusiasmo si risolse presto con il Sinodo di Verona e con l'emanazione di un decreto in comune, nel 1184, con cui combattere le eresie dei Catari, Arnaldisti, Patarini e Valdesi, bandendoli dal la Chiesa a dall'Impero.
L'intesa fu breve, tra i due storici nemici sorsero presto contrasti per l'investitura dell'arcivescovo di Treviri e la sede restò vacante. Ulteriori scontri sull'eredità territoriale di Matilde di Canossa portarono ad una rottura e alla partenza dell'imperatore per la Germania dopo aver sposato il figlio Enrico con Costanza d'AItavilla, un legame tra tedeschi e normanni che si rivelerà estremamente pericoloso per il Papato.
Nel 1185, ormai solo, durante i preparativi per la Terza Crociata in aiuto agli appelli di re Baldovino IV di Gerusalemme, Lucio HI mori a Verona il 25 novembre e fu sepolto nel duomo della città

Deciso e vendicativo, volitivo ed ostinato, il cardinale lucchese Ubaldo Allucignoli, vescovo di Ostia e Velletri dal 1159, salì al soglio pontifìcio il 16 settembre del 1181 con il nome di Lucio III, in onore ad uno dei primi santi pontefici della Chiesa.
Più volte legato pontificio in ambascerie presso l'imperatore Federico I detto il Barbarossa, successore di papa Alessandro IH, l'Allucignoli fu eletto a Velletri in un clima di grande tensione politica e sociale che impediva al pontefice l'insediamento a Roma, ormai proclamatasi libero Comune.
Il cardinale Pietro Pierleoni, eletto antipapa con il nome di Anacleto JI, aveva favorito suo fratello Giordano Pierleoni, che m seguito alla rivolta repubblicana che sconvolse l'Urbe nel 1143 si pose a capo del nuovo Comune, ormai libero dall'influenza del papato. Nella costituzione municipale emanata nel ] 144 si detronizzava il pontefice, lo si esonerava da ogni potere temporale e azione politica.
 
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