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IL BORGO DI OSTIA ANTICA

Entrare nel Borgo di Ostia Antica è un pò come entrare in un altro tempo. E' quasi palpabile e si avverte con grande intensità il senso di proiettarsi in un'altra dimensione raccolta, misteriosa eppure densa di significati storici e profondi. L'imponenza del castello di Giulio II fa da contraltare alla tranquilla semplicità della cattedrale di S. Aurea posta di fianco che rende la piazza della Rocca un angolo unico e misteriosamente accattivante.

Così come attraenti e misteriosi appaiono i vicoli che si dipanano quasi a proiettarci indietro nel tempo ed a ricordarci che questo non è un luogo storico, questa è la storia.

 

​Stile medievale e antiche testimonianze della Roma Imperiale convivono in maniera unica, unite dal lento scorrere del tempo ed in simbiosi perfetta; e a tutto ciò si aggiunge anche la specialissima distinzione che nei secoli la Chiesa ha attribuito alla Diocesi di Ostia, la prima fra le suburbicarie e seconda solo a Roma.

​Se dunque il castello sovrasta con la sua mole il borgo, la Cattedrale, con la sua semplicicità lo avvolge, lo accomuna e lo unisce in maniera unica e spiritualmente indissolubile.

Il Borgo di Ostia Antica fu costruito nel IX secolo da Gregorio IV (827-844), nel luogo dove il Tevere effettuava un ampia curva prima di gettarsi nel Tirreno. Una posizione strategica che nei secoli successivi portò alla costruzione della torre cilindrica e successivamente al castello di Giulio II (XV secolo), uno dei primi esempi di architettura militare moderna. La triangolare del castello si giustifica proprio a partire dall'insenatura del fiume, deviata dopo un'alluvione del 1557 che ne spostò il letto.

La cattedrale divenne, nel IX sec., il nucleo intorno a cui Gregorio IV raccolse l'esigua popolazione ostiense minacciata dalle scorrerie saracene. Il nuovo centro, denominato Gregoriopoli, era difeso da mura e munito di fossato. Agli inizi del '400; papa Marino V (1417-1431) fece costruire, a guardia del Tevere una torre rotonda circondata da un fossato.Il sito rivestiva un ruolo di primaria importanza per il controllo dei traffici doganali per la presenza delle saline il cui monopolio spettava alla Curia. Il cardinale Guglielmo d'Estouteville, Vescovo di Ostia dal 1461 al 1483, promosse il ripristino dell'intero circuito murario, come dimostrano gli stemmi marmorei raffiguranti il leone rampante con gigli simbolo della sua casata.

La Curia romana mirava a conservare un abitato intorno al presidio doganale continuamente spopolato a causa del clima malarico: vennero migliorate le condizioni residenziali con la costruzione di tre file di case a schiera.

​Tra il 1483 e il 1487 durante il pontificato di Sisto IV, il cardinale Giuliano della Rovere (futuro papa Giulio Il) fece costruire il Castello dall'architetto fiorentino Baccìo Pontelli (iscrizione sul portale di accesso al cortile). Il complesso architettonico è costituito-da un sistema perimetrale di casamatte (camere da sparo), che raccordano tre torrioni, (il principale dei quali ingloba la precedente torre voluta da papa Martino V) e da un ampio fossato circostante.

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